Il dono meraviglioso della Mindfulness è fornirci l’opportunità di rispondere invece di semplicemente reagire.

Il dono meraviglioso della Mindfulness è fornirci l’opportunità di rispondere invece di semplicemente reagire.

Vi sarà capitato di parlare con familiari, amici o conoscenti e sentire affermazioni su di Loro o parlare di Noi come se parlassimo di un pezzo ‘meccanico’ piuttosto che di sentimenti e relazioni.

Credendo di essere “articoli danneggiati”, difettosi o rotti e di aver bisogno di esser aggiustati, riparati, sistemati.
Pensando di esser deficitari in alcune importanti componenti come “la fiducia in sé” o l ‘autostima, e di avere parti difettose come sensazioni di ansia, pensieri negativi o ricordi dolorosi che necessitano di esser rimosse.

La maggior parte dei modelli ‘meccanici’ rinforza queste nozioni, basti pensare all’ utilizzo delle parole, come ad esempio ‘disfunzionale’, ‘irrazionale’ o ‘negativo’ che implicano che ci siano comportamenti difettosi o danneggiati nella nostra mente.

L’obiettivo non è tanto nel ridurre i sintomi quanto è quello di trasformare la relazione che abbiamo con i nostri pensieri ed emozioni, così che non vengano più percepiti come sintomi.
Dopo tutto, quando etichettiamo un pensiero o una sensazione come sintomo, questo implica che sia cattivo, nocivo e anormale e dunque qualcosa di cui dobbiamo sbarazzarci per esser normali e sani.

Questo atteggiamento ci predispone immediatamente alla lotta contro i nostri pensieri e sensazioni, lotta che ha spesso conseguenze disastrose.

Immaginiamo che ci sia una pianta che giudichiamo “brutta” che cresce proprio al centro del nostro giardino.
Supponiamo che non ci sia nessun modo per sbarazzarsene senza distruggere il nostro intero giardino. Continuiamo a pensare: “ci deve esser un modo per sbarazzarsene”. Vedendo questa pianta come un ‘erbaccia ‘, che cosa è probabile che accada alla nostra relazione con lei?

Probabilmente non la vogliamo, ci arrabbiamo e ci dispiaceremo per questa cosa. Potremmo inconsapevolmente sprecare molto tempo pensando a come sarebbe più bello il nostro giardino senza. Potremmo anche esser restii a far andare le persone in giardino per timore che ci giudichino in base ad essa. Forse potremmo anche iniziare ad uscire dalla porta sul retro della casa in modo da non dover guardare ogni volta quella “brutta erbaccia”.

In altre parole, questa “brutta erbaccia” è diventata una cosa molto importante nella nostra vita, così tanto da avere adesso un impatto significativo nel nostro comportamento.

Cosa accadrebbe se invece di vedere quella pianta come una “brutta erbaccia” la vediamo semplicemente come uno sfortunato fatto della vita: una parte naturale dell’ambiente originale, un esempio comune della flora indigena? Ora, è la stessa pianta, nello stesso posto, ma la nostra relazione con essa è cambiata sostanzialmente. Ora non ci dobbiamo più lottare. ora non dobbiamo più essere arrabbiati o imbarazzati o sprecare tempo pensandoci. Ora possiamo lasciar andare le persone nel nostro giardino senza esitazione e possiamo uscire dalla porta principale della casa.
La pianta in sé non è cambiata ma non è più una cosa molto importante nella nostra vita. ora ha meno impatto o influenza su di Noi.

La MINDFULNESS ci dà l’opportunità di effettuare un simile cambiamento di atteggiamento verso tutti quei pensieri emozioni, sensazioni e ricordi che solitamente giudichiamo come problematici, ci mostra la relazione che abbiamo con essi.

In un contesto di Mindfulness non ci sono più sintomi o problemi o cose che ci impediscano di vivere una vita piena e ricca; questi non sono niente di più e niente di meno che pensieri, emozioni, sensazioni, ricordi e così via.

Possiamo vederlo come uno strumento di ri-contestualizzazione: ci permette di spostarci da pensieri ed emozioni dolorose del vecchio contesto di sintomi che sono ostacolo ad una vita piena e significativa in un nuovo contesto di ” esperienze umane che sono parte di una vita ricca e piena di significato”.

La Mindfulness procura un’incredibile libertà perché comporta il non dover credere che ogni pensiero o emozione che passa sia vero o reale. O meglio, possiamo vedere che emozioni e pensieri diversi sorgono e vanno via, e possiamo decidere quali siano degni di attenzione e quali no.
Possiamo autorizzarci a mettere in discussione l’accuratezza delle nostre percezioni e domandarci se i nostri pensieri e le nostre emozioni debbano essere presi altrettanto sul serio.

Il vero tesoro offerto dalla Mindfulness, il suo dono meraviglioso, è che ci fornisce l ‘opportunità di rispondere piuttosto che semplicemente reagire.

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